31/01/2013
455° ARTICOLO 33 su Ilaria Palomba

Anita Garrani - Un viaggio nella mostruosità, è così che l’autrice barese ventiquattrenne definisce questo suo primo romanzo, la cui struttura narrativa – decisamente filmica – svela fin dalle prime battute una condizione di vita e di relazione particolarmente complesse. Protagonista del romanzo è Stella, 19 anni, studentessa di filosofia, sartrianamente divisa tra l’essere e il nulla, spinta a mettersi in gioco con Marco, trentenne, ragazzo problematico, indeciso, per il quale lei è disposta a tutto. Anche ad affrontare, col branco, l’inevitabile viaggio liberatorio delle droghe chimiche e oppiacee dei rave party e di una promiscuità sessuale, a volte anche forzata, descritta con eleganza di gesti e raffinatezza di modi della migliore Anaïs Nin. Ciò che particolarmente convince nel racconto è la naturalezza cruda dei dialoghi e quel filo rosso di autocoscienza – nei testi in corsivo – scheletro vibrante di questa spirale nichilista. Incardinata nelle doppie valve di desiderio e dolore, di paura ed erotismo, la storia, il cui intreccio coinvolge altri membri del gruppo, prende alla fine inevitabilmente una brutta piega, con la quale sarà il lettore stesso a dover fare i conti.



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