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27/07/2015 647° PROVINCIA su Adriano Angelini R. Lin. - Affascinante al punto da riuscire a sposare uno degli scapoli d’oro dell’epoca, rampollo di una delle famiglie più potenti dell’high society americana, che sarebbe diventato di lì a poco il 35° presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy. E una volta rimasta vedova del suo Jack - come veniva chiamato in famiglia il capo di stato americano, ucciso nell’auto presidenziale a Dallas il 22 novembre 1963, davanti agli occhi di sua moglie - così seducente da ammaliare e sposare anche Aristotele Onassis, il potente armatore greco che è stato uno degli uomini più ricchi del pianeta. É "Jackie", biografia romanzata di Jacqueline Kennedy Onassis, una delle figure femminili più amate e importanti del XX secolo. Un’icona di fascino e di stile, musa dei grandi sarti dell’epoca, come Oleg Cassini, e ancora oggi fonte d’ispirazione della moda contemporanea. Jackie, una donna e una First Lady che ha rappresentato un modello di cultura, stile e autorevolezza, non soltanto in America. L’autore del libro (Editore Gaffi, pp. 414, 20 euro), scritto in forma di memoir, lo scrittore e traduttore Adriano Angelini Sut, immagina che Jackie, dal suo letto di morte (avvenuta nel 1994) del suo appartamento a New York, riveli i segreti della sua vita al fratellastro, Yusha Auchincloss, le sue passioni, le gioie, le debolezze e le difficoltà attraversate, mettendo a nudo tutta la sua esistenza. Ne emerge il ritratto di una figura carismatica e influente ma anche e soprattutto di una madre e donna determinata. «Credo sia assolutamente doveroso che io mi presenti a questa platea. Sono l’uomo che ha accompagnato Jacqueline Kennedy a Parigi, e che si è divertito» ironizzava John Fitzgerald Kennedy con i giornalisti al Palais de Chaillot, a Parigi. Una frase che la dice tutta sulla personalità di Jacqueline Bouvier, nome da ragazza di Jackie, la donna che per ben cinque anni, dal 1960 al 1965, è stata considerata dall’opinione pubblica americana la persona più influente negli Stati Uniti. Il racconto parte dalla sua adolescenza a Merrywood: le cavalcate in solitaria, i libri che le tenevano compagnia, le fughe in Europa. Attraverso la sua voce, rivive un pezzo di storia americana e mondiale. Allegato |
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