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n. 20 - pagg. 638
Formato 14,50X21, brossura, colori.
Codice ISBN 978-88-6165-014-5
Uscita: giugno 2008
Torna l'introvabile autobiografia del grande teologo modernista.
Per Buonaiuti la scomunica e il fascismo non significarono mia nulla.
Questo testo, mai più ripubblicato integramente dopo il 1946, viene oggi riproposto con una nuova prefazione di Giancarlo Gaeta e un inedito ricordo di Raffaello Morghen.
PELLEGRINO DI ROMA continua a trasmettere tutto l'amore per la chiesa cattolica dell'autore, nonostante che le sue coerentissime scelte gli costarono prima la scomunica (1925) poi l'esonero dall'insegnamento nell'università statale (1931). Buonaiuti fu tra i pochissimi docenti universitari a non prestare giuramento al fascismo.
Per scrivere questo testo, il filosofo romano prese pretesto dallo sfarzo del giubileo per il compleanno del Papa, per arrivare a parlare, con un'ampia disamina, di molti altri argomenti: fra tutti la mancata "democrazia" della Chiesa romana e l'attualissima critica riguardo la sua indebita ingerenza nella sfera pubblica e commistione con la politica (sic!).